Molte donne sono confuse sugli effetti collaterali della pillola contraccettiva: con notizie che parlano di trombosi e cancro, può essere difficile dare un senso alle implicazioni per la salute. Vediamo dunque quali effetti collaterali si possono avere prendendo la pillola: ovviamente consultate sempre il vostro medico perché articoli come questo sono solo a scopo divulgativo.
La pillola contraccettiva, l’anticoncezionale più diffuso ma anche regolatore ormonale, può avere effetti collaterali poco gradevoli che è bene conoscere in modo approfondito per valutarne la reale utilità e i potenziali benefici. Occorre partire dal presupposto che l’assunzione della pillola non è altro che una vera e propria terapia a base di ormoni, che va a modificare e a influenzare il regolare svolgimento delle attività dell’organismo: con la pillola è come se si avesse a che fare con una specie di gravidanza continua, in virtù della quale il metabolismo ormonale dell’organismo viene alterato con tutte le conseguenze che è facile immaginare. Si tratta pur sempre di un cambiamento innaturale.
Controindicazioni della pillola contraccettiva
Quali sono, dunque, gli effetti collaterali della pillola anticoncezionale? Possono essere di vario genere: si va dai più diffusi sbalzi di umore al rischio di trombosi, da una maggiore probabilità di contrarre il cancro al seno alle malattie del cuore, dalla depressione al tumore alla cervice dell’utero, senza dimenticare l’osteoporosi, il calo della libido e le embolie.
E non è finita qui: tra i potenziali effetti collaterali della pillola è bene registrare anche il mal di testa, le infezioni vaginali e un maggiore rischio di infarti. Sia chiaro: non è detto che tali eventi si manifestino per forza, anzi. Bisogna, però, tenere conto di questi corollari, che sotto certi aspetti potrebbero compromettere la libertà sessuale di ogni donna incidendo sul desiderio femminile.
Non va tralasciato un altro dato importante: ogni cento donne che prendono la pillola contraccettiva, infatti, si verificano ben sei gravidanze indesiderate. Come dire: l’efficacia di questo rimedio è più bassa di quel che ci si potrebbe aspettare. Ancora, è consigliabile prendere in considerazione non solo gli effetti collaterali sulla donna, ma anche e soprattutto gli effetti collaterali su un eventuale nascituro.
Al di là del fatto che la pillola anticoncezionale è in grado di interferire con la fertilità – dal momento che l’introduzione nel corpo di ormoni non prodotti naturalmente va a modificare il delicato equilibrio dell’organismo – c’è da tenere conto che questa “tempesta ormonale” si riverbera, per esempio, sull’equilibrio nutrizionale.
L’assunzione della pillola contraccettiva, infatti, interviene in modo evidente sul metabolismo dei cibi: le donne che prendono la pillola, non a caso, palesano una certa tendenza ad aumentare di peso, che è il frutto dell’accumulo di grassi con cui si deve fare i conti. In più, dopo avere utilizzato la pillola di solito si registrano livelli molto bassi di zinco e di vitamina B9: quest’ultima, che non è altro che l’acido folico, svolge un ruolo estremamente importante dal punto di vista dello sviluppo del feto. Se una donna incinta ha una carenza di acido folico, il bambino è più esposto al rischio di anomalie congenite, di difetti agli arti, di sindrome di Down e di spina bifida rispetto a una donna incinta con livelli regolari di vitamina B9.